E' sempre più frequente l'emigrazione all'estero scaglionata di laureati, che non intendono più umiliarsi alle condizioni in cui versa la nostra nazione dal punto di vista lavorativo.
La prova più importante la fanno i numeri, cioe' gli aerei sono pieni in periodi di bassa stagione.
In Italia ci sono tre scelte da parte di un laureato:
1) Essere disoccupato e rimanere a casa.
2) Lavorare quasi come volontario.
3) Emigrare in un' altra nazione.
4) Oppure viaggiare in lungo e largo per l'Italia, a fare colloqui.
Adesso la scelta migliore sembra quella di emigrare e rifarsi una vita.....la quarta opzione significa spendere un capitale per poi non essere premiati degli sforzi fatti.
Io penso che le risorse che offre il nostro paese, potrebbero essere sfruttate meglio per sviluppare qualunque settore.
Il sistema va cambiato assolutamente. Il sistema Italiano è malato e non recupera colpi, anzi li perde.
Personalmente sono dovuto emigrare in Irlanda per trovare un lavoro legale.
Qui la situazione è perfettamente opposta al nostro paese, praticamente precariato nullo, tasse basse e salari alti. Qui il lavoro è professionalizzato al massimo, in Italia si cerca di sprofessionalizzare qualunque lavoro perchè non si crede nelle risorse umane, sopratutto dei laureati.
Sto incontrando molti Italiani Francesi, Spagnoli e alcuni tedeschi laureati.
Penso che siamo davanti ad una crisi Europea del lavoro storica.....questo ci fa capire che non siamo i soli, Non resta che creare un Associazione Laureati Europea. che ne pensate.
Resto a disposizione per qualunque info.
redatto da
Vincenzo Masullo